Ho partecipato per la prima volta all’evento Accessibility Days 2024 offerto da https://accessibilitydays.it/.
L’evento
L’evento tratta il tema dell’accessibilità web in tutti i suoi aspetti, dal design allo sviluppo, all’utilizzo
finale dall’utente.
Che cosa è l’accessibilità?
Per accessibilità web si intende la possibilità, da parte dei sistemi informatici, di fornire i servizi anche
a coloro che sono affetti da disabilità temporanee e non, che quindi utilizzano tecnologie ausiliarie.
Si riferisce alle pratiche inclusive di rimozione delle barriere che impediscono l’interazione o l’accesso ai
siti web da parte di persone con disabilità.
Le persone con disabilità incontrano difficoltà nella navigazione di determinati siti poiché questi ultimi
presentano delle “barriere architettoniche informatiche” che minano il concetto di utilizzo universale dei
siti internet. Chi lavora nella programmazione web, a volte non tiene conto della possibilità che alcuni
utenti con disabilità possano utilizzare periferiche specificatamente elaborate per ovviare alla disabilità.
Bellissima questa spiegazione copiata tale e quale da wikipedia. Ma in soldoni cosa intendiamo?
Effettivamente si tratta di progettare una pagina web o mobile in maniera tale che questa pagina possa essere
utilizzabile ad esempio da non vedenti o ipovedenti. Si intende quindi strutturare la pagina web, secondo lo
standard WCAG, quanto più possibile, in maniera tale che gli screen reader possa leggere la pagina
il meglio possibile.
Beh direte semplice. Mi studio le WCAG e lo faccio. Fondamentalmente si. Ma quante volte vi siete chiesti se
effettivamente una persona dasibile sia in grado di utilizzare una vostro applicativo?
Beh io mai. Generalmente mi preoccupo di rendere sicuramente un mio applicativo il più semplice in termini
di usabilità, ma di accessibilità, non mi è ne mai stato chiesto ne ci ho mai pensato.
Grazie a quest’evento ho capito che però tutti quanti dovremmo cercare di farlo. Non sappiamo mai chi ci
sia dietro una schermo e sopprattutto ci costa poco.
In fondo ci preoccupiamo di rendere un applicativo bello e usabile. Forse renderlo accessibile è un pochino più
importante.
E quindi l’evento?
Ho partecipato a 3 workshoop.
Il primo trattava il tema alt. La propietà del tag html img che di solito ignoriamo o semplicemente ci incolliamoil nome dell’immagine che mostra. Beh questo attributo è quello che viene letto dai screen reader per spiegare l’immagine al non vedente. Ovviamente non va sempre compilato. Scriviamoci qualcosa quando l’immagine è effettivamente indispensabile per il sito, non un’immagine decorativa per intenderci. E se lo valorizziamo, cerchiamo di non scriverci un poema per non annoiare l’utente.
Il secondo workshoo raccontava di come questa onlus Fondazione Asphi ha reso accessibile i videogiochi alle persone che hanno delle disabilità monotorie attraverso l’uso di nuove periferiche o l’utilizzo dell’eye tracking e motion tracking.
L’utlimo workshoop raccontava lo sviluppo in flutter accessibile spiegando come alcuni elementi di una pagina semplicemtne non sono facili di rendere accessbili. Bisogna quindi, magari perdere un pò di estetica, sostituendo il componente con uno accessbile. In tutto questo si deve cercare di rendere una pagina accessibile in ogni suo componente. Un’esempio molto semplice da quale partire ad esempio è il contrasto dei colori.
Ma solo le pagine web?
Beh no. Tutto dovrebbe essere accessibile, un documento, un pdf o una presentazione.
In sisntesi sono molto contento di aver partecipato a quest’evento. Ho visto lo sviluppo da un’angolazione differente e ho conosciute persone molto interessanti e aziende molto fighe anche se devo dire molto poche. Non mi rimane che studiare le WCAG e spero che ci vedremo l’anno prossimo.
Ah ovviamente mi impegnerò a rendere accessibili i prossimi applicativi ai quali lavorerò.