Non sono assolutamente contrario allo smart working ma preferisco molto di più lavorare in ufficio.
Non sono un libero professionista, quindi, mi ritrovo a lavorare in squadra e a dovermi coordinare con i miei colleghi. Ho notato che lo smart working, nonostante tutti i mezzi digitali a nostra disposizione, rallentano molto il lavoro di squadra. Il tempo impiegato per riuscire a organizzare una call è molto lento e, addirittura, quasi assente in ufficio. Qualsiasi comunicazione veloce diventa molto più lenta in smart. D’altra parte si velocizza di molto tutto quel lavoro che non prevede coordinamento con altre persone poiché, almeno nel mio caso, ho molto meno distrazioni in smart.
Quello che mi manca in smart e che adoro in ufficio è la comunicazione interpersonale. Ho bisogno di avere un confronto sia lavorativo che non, di quelle pause caffè di gruppo e dei vari pettegolezzi aziendali, del caffè al solito bar e della pausa pranzo insieme.
Inoltre, a casa, sono molto meno disciplinato. Mi sveglio molto tardi ritrovandomi a essere mentalmente attivo molto in ritardo e, secondo me, stare tutto il giorno nello stesso posto non aiuta mentalmente. La pausa pranzo sembra durare pochissimo a causa del fatto che devo prepararmi il pranzo e si perde tempo sul telefono a alla tv invece di avere qualche interazione umana.
Perciò, adesso, non sono molto fan dello smart working. Per me la situazione ideale è un mix settimanale tra smart e presenza in ufficio.